martedì 1 ottobre 2013

L'aria condizionata

Oggi è il primo di ottobre, è una bella giornata di sole e ci saranno sui 20 gradi; ebbene il mio collega ha appena acceso l'aria condizionata a palla. Vorrei andare di là e chiederne il motivo ma sapendo già che non otterrei adeguata risposta me ne sto buona e mi infilo il giacchetto di pelle.
Provo a interrogarmi da sola sull'origine di tale comportamento:
1- può essere che stia entrando in andropausa e che tale passaggio preveda le caldane così come il suo corrispondente femminile?
2- può essere che nell'armadio abbia vestiti solo per la mezza stagione e quindi sia costretto a mettere al massimo l'aria condizionata in estate/autunno e il riscaldamento in inverno/primavera?
3- può essere che gradisca il rumore insopportabile di questo odioso soffione o con esso voglia coprire altri disdicevoli rumori?
4- può essere che vive in un ospedale dove d'estate ci sono 18 gradi e d'inverno 28 e voglia così ricreare anche al lavoro tale microclima?
in tutti i casi avrei la soluzione:
1- vai da un andrologo fatti prescrivere degli ormoni e delle pillole contro il mal di testa per tua moglie
2- rifatti il guardaroba seriamente
3- vedi di mangiare meglio e impara ad ascoltare buona musica
4- cambia casa

Dato che non posso intromettermi, dovrò resistere in silenzio a questo vento polare con la speranza di non ammalarmi

L'iva

C'è la crisi e giustamente i nostri politici benpensanti non trovano di meglio da fare che aumentare l'iva e portarla al 22%. Benissimo! Presto vedremo i floridi risultati di questa genialata dell'economia. Diminuiranno ulteriormente i consumi, aumenterà l'evasione, calerà il gettito fiscale, chiuderanno negozi e aziende che sono già in difficoltà, ma nessuno toccherà stipendi e privilegi di chi questa abile mossa l'ha studiata, programmata, votata e varata.

mercoledì 24 luglio 2013

Ballerina

Sono in una fase ballerina: alterno momenti in cui vorrei lasciarmi trasportare dalla corrente di un fiume ad altri in cui spaccherei il mondo. Questa crisi con tutti i risvolti negativi che comporta, non distrugge soltanto le posizioni economiche della gente ma ne devasta l'anima. Non tanto per la necessità di tornare a modi di vita più frugali ma soprattutto per il fatto che chi ci ha distrutto e continua a farlo, invece mangia, ruba e vive come sempre. Come se niente fosse le caste imperano e sperperano, scialacquano ciò che non è loro e passano sopra le vite della gente come se fossero formiche che si schiacciano incuranti.